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Allievo all'Accademia militare della Nunziatella, incominciò la carriera militare nell'esercito borbonico. Manifestando idee libertarie, fu costretto ad andare in esilio. Si arruolò nella Legione straniera. Tornò nel 1848, partecipando alla I Guerra d'Indipendenza e poi alla difesa della Repubblica Romana, dove entrò in stretto contatto con Mazzini. Il 25/6/1857 partì da Genova e approdò a Sapri con pochi compagni per fomentare un'insurrezione antiborbonica; ai suoi appelli non ci fu risposta. Inseguito dalle truppe del re di Napoli, a Sanza fu massacrato dalla stessa popolazione locale. |
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(Testo)
(nel medaglione bronzeo) CARLO PISACANE V.DINO PATRONI
(targa a destra) Proclama di Carlo Pisacane alle popolazioni del salernitano-Cittadini, È tempo di porre un termine alla sfrenata tirannide di Ferdinando II. A voi basta volerlo; l'odio contro di lui è universalmente inteso. L'esercito è con noi, la capitale aspetta dalle provincie il segnale della ribellione per troncare in un colpo solo la quistione. -Per noi il governo di Ferdinando ha cessato d'esistere; ancora un passo ed avremo il trionfo; facciamo massa, corriamo ove altri fratelli ci aspettano, su dunque, chiunque è atto a portar le armi ci segua. Chi non è abbastanza forte per seguirci ci consegni l'arma. -Noi abbiamo lasciato famiglie, ed agi di vita per gettarci in un'intrapresa che darà il segnale della rivoluzione, e voi ci guardate freddamente, come se la causa non fosse la vostra. -Vergogna a chi potendo combattere non si unisca i noi, infamia a quei vili che nascondono le armi più tosto ché consegnarcele. -Su dunque cittadini cercate le armi nel paese e seguiteci. -La vittoria non sarà dubbia. Il vostro esempio sarà seguito dai paesi vicini, il nostro numero crescerà ogni giorno, ed in breve tempo saremo un esercito. -Viva l'Italia |
(targhetta in basso a sinistra) 29 Giugno 2015
foto Pastonesi
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