Iraniana di etnia curda, fu arrestata a Teheran dalla polizia religiosa perché indossava in modo sbagliato il velo, cioè troppo allentato. Pochi giorni dopo morì nella cella dove era rinchiusa. Testimoni oculari riferirono che era stata picchiata, e in effetti il cadavere presentava segni di violente percosse. In Iran il fatto scatenò grandi proteste e la conseguente reazione della polizia, con morti, feriti ed arresti in massa.
Il nome sui documenti era Mahsa, ma in famiglia era chiama Jina, nome curdo, che lo Stato iraniano non permette di usare negli atti ufficiali.
Il 6/10/2022 il Parlamento Europeo a Strasburgo approvò una
risoluzione di ferma condanna dell'operato del regime iraniano.