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Fu dotto medico, a 20 anni lettore nell'ateneo pisano; dopo un breve periodo di prigionia nel 1799 per le sue idee giacobine, insegnò a Perugia e poi fu direttore di uno stabilimento termale a Montecatini; dalla targa si evince che svolse anche un ruolo amministrativo nel suo paese (Camarlingo dell'Opera dei SS.Sisto e Martino). |
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(Testo)
PIETRO NARDINI DA NATURA LO SQUISITO INGEGNO, E L'INDOLE EGREGIA, DAI GENITORI ANICETO E TERESA PAPERINI EBBE I DOCUMENTI, E GLI ESEMPI ALLE VIRTÚ, CHE LO RESERO PRECLARO. SOLERTI STUDI L'EDUCARONO ALLE LETTERE, ALLE SCIENZE. ELESSE QUELLA, CHE PRESERVA LA VITA, E NE TEMPRA I DOLORI. PISA LO SALUTÓ LETTORE DI MERITO, CITTA' DI CASTELLO, E ANGHIARI PRIMO MEDICANTE. PESCIA SALVATA DAL TIFO NEL CALAMITOSO ANNO 1817, LO ACCLAMÓ BENEMERITO GLI ISTITUTI ITALIANI PIÚ ILLUSTRI LO ACCOLSERO COMPAGNO. ESERCITANDO L'ARTE SUA CON LIBERALITÁ PARI ALLA SAPIENZA, D'OPERA, E DI CONSIGLIO NON VENNE MENO AI DESIDERI, AI BISOGNI DEL POVERO. RESSE IL GOVERNO MUNICIPALE
CON PRUDENZA, E RETTITUDINE. CONOBBE, E SEPPE VARI IDIOMI ALLE VIRTÚ PUBBLICHE CONGIUNSE LE DOMESTICHE, AMOROSO AI FRATELLI E AL NIPOTE ANICETO. QUANDO COLPITO DA APOPLESSIA DOPO LUNGHI GIORNI DI SOFFERENZA INTEMERATO E SICURO ALL'ETÁ DI ANNI 67 SI RICONGIUNSE ALL'ETERNO PRINCIPIO IL GIORNO 17 SETTEMBRE 1847. --- - --- PER REALE PRIVILEGIO QUI RIPOSANO LE CENERI ONORATE DEL FILOSOFO E DEL CITTADINO
foto Zatini
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