Cadetto all'Accademia militare di Modena, partecipò ai moti del 1831 e dovette riparare in esilio, prima in Francia e poi in Spagna. Rientrò in Italia nel 1848 militando nell'esercito del Regno di Sardegna. Nel 1860 fu ministro della guerra e capo di Stato maggiore per le operazioni militari che portarono il re Vittorio Emanuele II ad incontrarsi con Garibaldi a
Teano.
Nei
thumbnail i due bassorilievi bronzei del piedistallo: a sinistra i combattimenti per la presa di Perugia nel 1860, a destra Fanti nel ruolo di ministro della guerra che presenta al Parlamento la riorganizzazione dell'esercito nel neonato Stato unitario.