"Il bue è alimentatore dell'uomo: che c'è di più grande del toro nel mondo? Chi intendeva crearlo (=il toro) per l'uomo lo aveva prima creato per il bue". Questo dice il testo latino. Che poi sia una riflessione un po' lambiccata, tortuosa e poco significativa, è altro discorso (dipende dalla testa di quel don Domenico Guaitoli che voleva fare il grande con il suo latinorum nel 1838). Visto che l'epigrafe doveva campeggiare all'ingresso di una casa colonica, è facile che si rivolgesse ad agricoltori/allevatori che magnificavano la forza dei loro buoi nell'aratura, per ricordargli che il più robusto, paziente ed utile bue non ci sarebbe se prima non ci fosse stato un toro a fecondare una vacca per generarlo: detta da un "don" (D.=DOMINUS) mi sembra una considerazione maliziosetta. |