Nato come complesso di edifici a destinazione militare, dal 1943 fu adibito allo smistamento di prigionieri da inviare nei lager tedeschi.
Queste due targhe si sono aggiunte più recentemente a quelle marmoree che già commemoravano i
carabinieri che non accettarono di servire la RSI, i
militari internati,
don Giulio Salmi e il dott.
Antonino De Biase, che rischiarono la vita per salvare dalla deportazione il più possibile di questi prigionieri.