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Durante la guerra era carabiniere a Fiesole, una stazione dell'Arma che clandestinamente cooperava con la Resistenza e che era finita nel mirino della Gestapo. Nell'agosto del 1944 con altri due colleghi si accingeva a passare il fronte per raggiungere le truppe alleate che risalivano la penisola; ma i tre, quando seppero che i tedeschi avevano preso 10 ostaggi fra i civili e li avrebbero uccisi se non fossero tornati a Fiesole, si consegnarono e furono passati per le armi salvando la vita agli ostaggi. |
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(Testo)
Fulvio SBARRETTI, Carabiniere M.O.V.M. Nocera Umbra (PG), 22 settembre 1922 Fiesole (FI), 12 agosto 1944
Medaglia d'Oro al Valor Militare "alla memoria". "Durante la dominazione nazifascista, teneva salda la tradizione di fedeltà alla Patria, prodigandosi nel servizio ad esclusivo vantaggio della popolazione e partecipando con grave rischio personale, all'attività del fronte clandestino. Pochi giorni prima della liberazione, mentre già al sicuro dalle ricerche dei tedeschi, si accingeva ad attraversare la linea di combattimento per unirsi ai patrioti, veniva informato che il comando germanico aveva deciso di fucilare dieci ostaggi, nel caso egli non si fosse presentato al comando stesso entro poche ore. Pienamente consapevole della sorte che lo attendeva, serenamente e senza titubanze la subiva perché dieci innocenti avessero salva la vita. Poco dopo affrontava con stoicismo il plotone d'esecuzione tedesco e, al grido di "Viva l'Italia", pagava con la sua vita il sublime atto d'altruismo. Nobile esempio d'insuperabili virtù militari e civili." Fiesole (FI), 12 agosto 1944
foto Baldini
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