Ragioniere, fervente cattolico, alla chiamata di leva per la RSI nel 1944 si diede alla macchia e si aggregò ad una brigata partigiana della VII Divisione Garibaldi. Partecipò all'audace impresa che avrebbe dovuto creare una zona libera da nazifascisti fra la valle del Lys e le montagne biellesi; ma il piano fallì e molti uomini persero la vita; Pistoni si attardò per assistere caritatevolmente un nemico rimasto ferito; venne colpito da una scheggia di mortaio che gli tranciò l'arteria femorale; mentre moriva per dissanguamento intinse il dito nella ferita e vergò sul tascapane il suo testamento: «
Offro la mia vita per l´A.C. e l´Italia. W Cristo Re» (A.C. è l'Azione Cattolica). Questa scritta è conservata come una reliquia nella cattedrale di Ivrea; è stato avviato un processo di
beatificazione.