Poeta dialettale.
La nipote Paola De Biase mi invia in aggiunta questo ricordo di suo nonno: "Era un ragioniere che ha fatto del sapere il suo primo scopo: pur lavorando in banca ha studiato per tutta la vita, dedicandosi anche alla poesia. A 17 anni combatté nella I Guerra Mondiale, fu fatto prigioniero e si salvò da morte certa perché sapeva bene il tedesco, che naturalmente aveva studiato da autodidatta. Molte vie e biblioteche gli sono state dedicate, a Torino, ad Asti e a Castello d'Annone, comune di cui fu sindaco". |