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"Anarchico, lavorò come falegname e muratore; fu poi sindacalista fra i cavatori di Carrara ed i minatori delle miniere di lignite di Luni. Dopo l’avvento del fascismo dovette espatriare in Francia. Andò poi in Spagna come combattente durante la guerra civile; in seguito fu internato in Francia ed arrestato dal governo collaborazionista di Petain. Tornato in Italia dopo la Liberazione, fu Segretario della Camera del Lavoro di Carrara; si dimise da tale carica nel 1947 e svolse attività pubblicistica" (P. Cocconi). |
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(Testo)
NESSUNO DI NOI DIMENTICHI CHE QUESTO MARMO TRIBOLATO HA NOME LIBERTÀ FRATELLANZA FEDE DI ALBERTO MESCHI ANARCHICO E SINDACALISTA COSTRUTTORE DI MIGLIORI TEMPI MAGNIFICO OPERAIO FRÀ OPERAI E REIETTI CUORE APERTO ALLE FERITE DELL’UOMO E DELLA SOCIETÀ CONQUISTÒ PER CAVATORI E MINATORI LA RIDUZIONE DELLA GIORNATA LAVORATIVA --- SULLE NOSTRE TERRE E PER I PURI L’ALBA DELLA SUA ONESTÀ IRRADIA DA QUI UN SOLE CHE MAI VEDRÀ TRAMONTO
(sui lati del monumento sono riportati gli orari di lavoro conseguiti nelle trattative con gli industriali) CAVATORI ORE 6,5
MINATORI ORE 6
foto Cocconi,Vallocchia
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