Ciclista professionista dal 1916 al 1932; partecipò a moltissime gare, sia su strada che in velodromo, più volte vittorioso, come alla Milano-Sanremo nel 1917 e 1920, al Giro d'Italia nel 1920. Nonostante questi risultati, gli fu appioppato il nomignolo di "eterno secondo" per le numerose volte in cui ottenne questo piazzamento dietro il suo storico rivale,
Costante Girardengo.