Aronta è citato al v. 46 del XX canto dell'Inferno: è uno degli indovini pagani puniti nella IV bolgia. Dante trae questo personaggio dall'Arunte della Pharsalia di Lucano, che predice le guerre civili e la vittoria finale di Cesare (I 584 ss.); il poeta latino lo situa a Lucca mentre per Dante l'antro dell'indovino è fra le impervie montagne marmoree carraresi.
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