Eletto deputato alla Dieta di Innsbruck, costretto al confino a Linz (A) durante la Grande Guerra per le sue idee irredentiste, nel 1922 fu eletto sindaco di Trento e poi commissario prefettizio. Fu un cultore dell'esperanto e in questa lingua tradusse la Divina Commedia.
Come assaggio riporto la prima terzina del poema tradotta da Peterlongo: "En mezo de l'vojag de nia vivo / en arbareg' malluma mi trovigis, / car mi de l'rekta vojo forvjigis". |