Conte di Lecce e duca di Atene, era personaggio ambizioso della corte angioina di Napoli; nel 1342 con le sue truppe si era messo al servizio del comune di Firenze fino ad essere eletto Capitano del popolo. Si mostrò favorevole alla nobiltà e alla plebe, mentre schiacciò la ricca borghesia (mandò a morte -fra gli altri- un membro della famiglia Medici). Ma la sua politica conciliatrice con le altre città della Toscana gli inimicò i ceti che gli erano alleati; e nell'agosto del 1343 fu costretto alla fuga. Il Cerrettieri Visdomini (o Bisdomini, come scrive Machiavelli nelle Istorie Fiorentine) fu un suo esoso ministro, su cui si concentrò l'odio dei fiorentini alla cacciata del duca d'Atene. |