Monaco benedettino, poi prete, condusse vita eremitica nel massiccio della Maiella; conosciuto anche come Pietro del Morrone, raccolse attorno a sé molti seguaci che costituirono un nuovo ordine monastico, i Fratelli dello Spirito Santo (poi "
Celestini"). Fu eletto papa nel 1294 e pose la sua residenza a Napoli, forzato dal re Carlo II d'Angiò. Sentendosi inadatto alla vita di sovrano pontificio -forse anche sotto la spinta di Benedetto Caetani, che gli sarebbe successo come papa Bonifacio VIII- cercò di tornare alla vita da anacoreta, ma il nuovo papa glielo impedì, rinchiudendolo nella fortezza di Fumone, presso Ferentino; qui Celestino morì nel 1296. Il suo corpo fu portato nell'abbazia di Collemaggio, all'Aquila, dove era stato incoronato papa. Fu santificato nel 1313.
L'anno di nascita può forse risalire al 1209.
La statua in origine era destinata a celebrare papa Alessandro VIII, sotto il cui pontificato
Gian Francesco Albani (futuro papa Clemente XI) fu nominato cardinale. In seguito fu cambiata l'epigrafe dell'intitolazione.