Falegname, competente anche di idraulica e altre tecniche, aderì a Modena all’Accademia Letteraria dove, con Paolo Ricci, iniziò a propagare le idee riformatrici luterane. Il duca d'Este arrestò il Ricci, mentre Relencini si rifugiò a Lugo. Qui fu in seguito arrestato e torturato perché accusasse suoi complici nell'eresia. Andò al rogo pur di non rinnegare la sua adesione al protestantesimo (notizie fornite da Ugo Cortesi).
È da notare la forza espressiva dell'epigrafe dettata dal poeta Olindo Guerrini. |