Industriale tedesco che nel 1872 impiantò a Donnas assieme al fratello August un'industria metallurgica per lavorare laminati e altre forme in rame ed ottone; aveva stipulato un contratto con lo Stato italiano per la fornitura di cartucce militari. Già all'inizio l'azienda dava lavoro a 450 operai, un quinto della popolazione di Donnas! Inoltre il commendatore aveva interessi anche in altre società italiane. Nel 1908 vendette lo stabilimento alla Società Metallurgica Italiana degli
Orlando. Il legame affettivo con Donnas però non si interruppe: da Torino, dove risiedeva con la moglie, veniva spesso nella villa che qui si era fatto costruire e controllava scrupolosamente e amorevolmente le istituzioni che aveva donato alla comunità: la Scuola elementare (1894) e l'Asilo infantile (1897), entrambi realizzati secondo criteri igienici moderni, con acqua calda, riscaldamento centrale e ventilazione; l'Asilo poi aveva in dotazione una rendita che ne garantiva la gratuità. Pur essendo di religione protestante, aveva anche finanziato il restauro della parrocchia. Fu con dispiacere che alla vigilia della Grande Guerra dovette lasciare l'Italia, in quanto cittadino di un Paese nemico, e trasferirsi in Svizzera, a Zurigo, dove morì.
Contribuì all'istruzione anche in questo
minuscolo borgo che si affaccia a precipizio sulla bassa valle del Lys.
A
Donnas gli è stato dedicato un busto bronzeo.