Pittore di prospettiva e di ornato; lavorò a Varese (palazzo Dandolo), Como (teatro Sociale) e Milano (ridotto del teatro alla Scala). A Viggiù adornò la villa Borromeo.
Nel ricordo gli è associato il discendente (nipote ?) Santino (1825-1901), insegnante, scultore e autore di una guida turistica della zona (Tre giorni a Viggiù, 1894). |