Fu medico volontario nella III Guerra di Indipendenza (1866) e nella Guerra Franco-prussiana (1870); nell'università di Torino fu nominato ordinario di istologia, anatomia sistematica e anatomia topografica. Condusse studi sulla morfologia encefalica e ricerche antropologiche (di impronta positivista); nel 1876 assunse la direzione del Gabinetto di Anatomia Umana dell'ateneo torinese, sviluppando procedimenti tecnici originali per la conservazione di parti anatomiche. Nel Museo da lui riorganizzato è ora conservato anche il suo scheletro. |