Laureatosi in Geografia a Firenze, militò nel Partito Socialista e diffuse le sue idee dal giornale
Il Popolo. Nel 1911 fu rappresentante del Trentino nel Parlamento di Vienna. Nel 1914 fu eletto deputato nella Dieta regionale di Innsbruck. Allo scoppio della I Guerra Mondiale passò in Italia propagandando l'intervento contro l'Austria. Vestì poi la divisa militare italiana. Fatto prigioniero dagli austriaci sul Monte Corno, fu processato per direttissima e impiccato per alto tradimento.
L'epigrafe, con piccole varianti, cita versi di un
sonetto (vv. 9-11) attribuito a Ludovico Ariosto dal gesuita
Girolamo Baruffaldi junior (1740-1817), prefetto delle biblioteca municipale di Ferrara, che lo riportò nel suo libro
La vita di Lodovico Ariosto (1807).
Mi spiace non avere la competenza per indagare su questa fonte; infatti il nome mi ha risvegliato il ricordo di un abate omonimo,
Girolamo Baruffaldi senior (1675-1755), che nel suo
Rime scelte dei poeti ferraresi (1713) oltre a citare versi realmente scritti da altri poeti ne attribuì falsamente ad essi molti scritti da lui stesso. Mi auguro che l'omonimia non abbia trasmesso anche caratteri comportamentali.