Avvocato, giurista, uomo politico nel Regno delle due Sicilie, dovette esulare durante la reazione che seguì al fallimento della I Guerra d'Indipendenza, e fu anche condannato a morte in contumacia. Nel 1860, sotto la dittatura di Garibaldi, fu ministro dell'Interno a Napoli e indisse il plebiscito per l'Unità; nel 1862 e nel 1878 fu ministro di Grazia e Giustizia del Regno d'Italia; nel 1867 fu nominato senatore. |