Mi scrive M.Puppo: "Sono figlio di una donna che si trovava lì, quella terribile notte; mia madre aveva allora sette anni e perse la madre e la sorella. Lei, insieme
a suo padre, scampò per miracolo, tra le braccia di un ragazzo di nome Rinaldo, anch'egli poi morto nella calca. Dopo tanti anni mi sono deciso a rimettermi sulle tracce di quanto accadde quella notte; è un argomento che nella mia famiglia è sempre stato tabù, solo sfiorato; mia madre ha ricordi vaghi e confusi, mio nonno non ne ha mai voluto parlare ed è ormai scomparso. Ed io vorrei poter conoscere e capire meglio". Trasmetterò a M.Puppo tutte le ulteriori informazioni che eventualmente mi giungessero. |