"Povero, analfabeta, ma con grande intuito ed intraprendenza, da commerciante di frutta e verdura al mercato torinese di Porta Palazzo arrivò a fondare nel 1850 la società che porta il suo nome, diventando uno dei più grandi industriali italiani. Riuscì a conservare in scatola per lungo tempo dapprima i piselli, poi via via altri legumi fino ad arrivare ai pomodori, che sono sempre stati il punto di forza della Cirio, alla frutta, alla carne. Grazie all'amicizia con
Paul Amilhau, potente imprenditore del trasporto ferroviario, organizzò la commercializzazione dei suoi prodotti sul mercato di Parigi, battendo la concorrenza" (
Mauro Messori).
La lapide è posta su un edificio del grande mercato alimentare di Porta Palazzo dal quale partì Francesco Cirio per incominciare la sua avventura imprenditoriale.