Erano originari di Onno (Oliveto Lario), Lc. Il maggiore, Giovanni, annegò in una burrasca sul Lario mentre nel 1848 trasportava cartucce per gli insorti da Malgrate a Lecco; Giuseppe morì di tetano a Catanzaro in seguito alle ferite riportate a Palermo nella spedizione dei Mille; il fratello Carlo fu anche lui ferito a Palermo ma sopravvisse e combatté con Garibaldi a
Monte Suello e
Bezzecca, poi a
Monterotondo e
Mentana; quando le camicie rosse garibaldine vennero smobilitate, emigrò in Argentina e lavorò per il consolato italiano; il fratello Battista era con lui a Mentana ma fu fatto prigioniero dai francesi; Tommaso, il minore, divenne ingegnere e partecipò volontario in cavalleria alla guerra del 1859.