Fu presidente dell’Accademia dei Filopatridi e sostenitore di un napoletano letterario, più raffinato del parlato e da esso distinto. Scrisse un
Vocabolario del dialetto napolitano pubblicato nel 1891 fino alla lettera F, e numerose
aggiunte al Vocabolario della Crusca, in gran parte inedite.
La targa indica come anno di morte il 1893, ma in una pubblicazione del 1921 il figlio Lorenzo riporta come data il 9 giugno 1892.