Allievo di Gerolamo Genga, lavorò per la corte di Urbino, poi per il re di Napoli e per il papa, progettando mura difensive di diverse città del Lazio (Roma, Anagni, Sermoneta). Infine si recò in Francia a costruire numerose fortezze (fra cui quella di Calais), partecipando anche a storici assedi.
Il secondo cognome (Castriotti o Castriotto o Castriota) lo assunse dalla moglie, perché sembra gli aggiungesse maggiore prestigio. |