Di idee radicali, fu volontario garibaldino nel 1859 e nel 1860, quando a Palermo venne ferito; grazie alla sua conoscenza delle lingue, per Garibaldi svolse incarichi diplomatici e di spionaggio: nel 1870 contattò il cancelliere Bismarck, vincitore sui francesi a Sedan, per sondare i prussiani su un'eventuale azione italiana mirante alla conquista di Roma. Dopo l'Unità fu deputato al Parlamento per 27 anni. |