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"Professore di Latino al liceo Carducci di Milano, invalido della Grande Guerra, prese parte alla Resistenza, di cui fu instancabile organizzatore, col nome di battaglia Lanzalone. Riparato ad Inzago con la famiglia, venne arrestato dalla brigata nera di Milano il 6 settembre 1944, e dopo essere stato ferocemente torturato venne fucilato, il giorno successivo, da un plotone di esecuzione formato da ragazzi quindicenni" (Piero Cocconi). |
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(Testo)
QUI A DI' VII SETTEMBRE MCMXLIV DI VONA QUINTINO CADEVA FUCILATO DA GIOVINETTI INCOSCIENTI ARMATI DALLA PREPOTENZA STRANIERA E DALLA TIRANNIDE DOMESTICA DOCENTE INSIGNE, CITTADINO ESEMPLARE, COSPIRATORE IMPAREGGIABILE ANIMATORE E SOSTENITORE DELLA LOTTA CLANDESTINA MOLTO SOFFERSE TUTTO ALLA PATRIA SACRIFICO' NULL'ALTRO PREMIO SPERANDO CHE DI VEDERE IL II RISORGIMENTO D'ITALIA LA LIBERTA', LA GIUSTIZIA, LA FRATELLANZA RICONDOTTE TRA I POPOLI OGGI SCACCIATO LO STRANIERO, SCONFITTO IL NEMICO INTERNO IL COMUNE DI INZAGO, AUSPICI IL SINDACO PIERO GNECCHI RUSCONE E IL LOCALE C.L.N. POSE A MONITO DEI PAVIDI A VERGOGNA DEI PROFITTATORI A CONFORTO DEI BUONI A PERENNE ESEMPIO DEI POSTERI 20 MAGGIO 1945
(sotto la fotografia, in alto a sinistra) NEL DECIMO ANNIVERSARIO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE LI, 7 SETTEMBRE 1954
(in basso) AI CADUTI DI INZAGO
foto EDC
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