Ufficiale di artiglieria nel Regno delle Due Sicilie, mise la sua competenza al servizio delle battaglie risorgimentali. Dopo l'Unità fu nominato capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano (1882-93).
Il monumento è opera di Francesco Renda (1910).
(Testo)
(fronte) AL GENERALE ENRICO COSENZ NATO A GAETA IL XII GENNAIO MDCCCXX MORTO A ROMA IL XXVIII SETTEMBRE MDCCCXCVIII IL RE L'ESERCITO I CITTADINI
NELL'ANNO MCMX P. P.
(sinistra) PER AMORE D'ITALIA ESULE E PROSCRITTO FU APOSTOLO TENACE DELL'UNITA' NAZIONALE SOLDATO INVITTO IN TUTTE LE GUERRE DEL RISORGIMENTO QUATTRO VOLTE FERITO SUL CAMPO
(retro) CON GUGLIELMO PEPE A VENEZIA PRODE FRA PRODI CON GARIBALDI IN LOMBARDIA IN SICILIA SUL VOLTURNO COLONNELLO GENERALE MINISTRO GENERALE NELL'ESERCITO DEL RE SUL MINCIO SUL BRENTA A ROMA
(destra) UNIFICATA LA PATRIA VOLSE OGNI CURA AI GRAVI PROBLEMI DELLA STRATEGIA RICOSTITUITO IL CORPO DI STATO MAGGIORE N'EBBE PER PRIMO E PER UNDICI ANNI
L'UFFICIO DI CAPO SUPREMO