Il primo aereo italiano a volare fu il triplano Faccioli n.1. Progettato dall’ingegnere Aristide Faccioli, si staccò da terra il 13 gennaio 1909 a Venaria Reale, To. Dopo alcune evoluzioni, a causa dell’imperizia dell’improvvisato pilota, che era il figlio del costruttore, in fase di atterraggio il volo si concluse con la distruzione dell’apparecchio. Una curiosità: le ali del triplano erano in tela e, a sottolineare l’aspetto pionieristico dell’impresa, leggenda vuole che fossero state cucite dalla moglie del Faccioli.
"L’ingegner Faccioli era stato, nel 1899, tra i soci fondatori della FIAT, diventandone il primo direttore tecnico. Progettò il primo modello di auto prodotto dalla casa torinese in otto esemplari: la 3,5 HP. L’aereo venne realizzato dalla S.P.A. (Società Piemontese Automobili), che aveva la direzione nell’edificio ancora esistente su cui è affissa la lapide, che produceva, oltre alle automobili, anche autocarri, mezzi militari e, in seguito, motori d’aereo. Rilevata nel 1926 dalla FIAT, ne divenne una sezione mantenendo la ragione sociale e continuò la produzione incentrata solo più su autocarri e, soprattutto, su mezzi militari per smaltire le imponenti commesse governative in vista della nuova guerra. Dopo la II Guerra mondiale continuò la produzione di autocarri fino al 1949" (Mauro Messori). |