Operaio, mazziniano, divenne generale garibaldino; prima dell'impresa dei Mille sbarcò in Sicilia con Rosolino Pilo per preparare l'animo dei siciliani libertari. Dopo l'Unità fu oppositore del Governo; per motivi politici fu assassinato dalla Mafia (prima dell'omicidio fu fatta circolare la voce che anch'egli fosse mafioso; e gli assassini si presentarono travestiti da carabinieri); negli atti di indagine per la prima volta fu usato il termine "Mafia" nel neonato Regno d'Italia. L'omicidio rimase impunito. (È da non confondere con l'omonimo capitano della Teresina che al largo di Sciacca, il 10 luglio 1831, assistette alla nascita dal mare dell'isola Ferdinandea) |