Repubblicano di idee moderate capeggiò con Rosolino Pilo l'insurrezione palermitana del 1848 e coordinò i volontari siciliani (picciotti) che si unirono ai Mille di Garibaldi nel 1860. Dopo l'Unità fu deputato nelle file della sinistra.
Bixio gli rimproverava scarsa perizia militare e inutile ottimistica enfasi; nella marcia di avvicinamento a Palermo ci fu un violento scontro, quando Bixio preso dall'ira per un rallentamento dovuto a La Masa e ai suoi picciotti lo ingiuriò storpiandone volgarmente il cognome. I due furono separati a fatica. |