"Tipografo e scultore, figlio di un rivoluzionario, fu rivoluzionario egli pure e trascorse i primi anni di vita in esilio, in Francia e Svizzera. Tornato in Italia nel 1848, entrò nella Guardia Nazionale Parmense, con la quale partecipò volontario alle guerre del 1848 e del 1859, meritando due medaglie d’argento e tre di bronzo. Entrato poi nell'esercito regolare, partecipò alla presa di Roma (1870) e si ritirò nel paese natale col grado di colonnello" (Piero Cocconi). |