La scultura del fiume Nilo personificato risale ad una antica colonia di mercanti alessandrini a Napoli; coi secoli la statua rimase interrata e perse la testa, finché fu ritrovata nel '400 e fu interpretata come un'immagine materna che alimenta i suoi figli: la città stessa; perciò alla piazza venne dato il nome di Corpo di Napoli (ma forse il nome deriva semplicemente dal fatto che la statua era ormai solo un corpo senza testa). Nel XVII sec. venne aggiunto un volto barbuto al corpo acefalo. Nei pressi sorge la chiesa di S.Angelo a Nilo, dove fu seppellito il cardinale Rinaldo Brancaccio in un sepolcro realizzato da Donatello. |