Umanista, studioso dell'antichità, fu precettore e poi segretario del re Alfonso II d'Aragona; membro dell'Accademia napoletana, dove aggiunse al suo il nome di Gioviano, fu autore di numerose e varie poesie e prose in latino. Alcune fonti pongono la nascita all'anno 1426.
"Questa villa del Pontano, collocata ad Antignano sulla strada di congiunzione tra Pozzuoli e Napoli, era tanto apprezzata dal poeta che la trasfigurò nella cultissima Nympha Antiniana. Essa è citata anche dal Sannazaro, nell'ultima egloga scritta per la morte della moglie del Pontano, che prefigura la decadenza cui in effetti la villa andò incontro dopo i trenta anni in cui il poeta la godette: Antiniana, e tu perché degeneri?/Perché ruschi pungenti in te diventano/quei mirti che fur già sì molli e teneri?" (Lucio Ciccone). |