Capitano di mare, si convinse che si potessero raggiungere le ricche Indie dirigendosi verso ovest, con una navigazione meno lunga e pericolosa del periplo africano. La corona di Spagna finanziò la sua impresa e il 12/10/1492, dopo una settantina di giorni di viaggio, sbarcò nell'odierna S.Salvador (isole Bahamas). Dopo questo viaggio ne fece altri 3, ma il primo era bastato come prova per scatenare una corsa alla conquista di quelle terre che presto sarebbero state definite nuovo continente e gradualmente esplorate e conquistate.
Rara eccezione alle regole di questo archivio: si tratta di una statua posta all'interno di un edificio, anche se accessibile come museo; ma il mito di Colombo fra genovesi e l'insolita iconografia del navigatore adolescente consentono uno strappo alla regola. La statua è opera dello scultore Giulio Monteverde (1870). Il Corsaro citato nella targa era il cutter di D'Albertis, con cui ripeté l'impresa colombiana. |