Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
Qui nel 1288 fu combattuta una battaglia tra guelfi (senesi) e ghibellini (aretini); l'episodio è immortalato nell'Inferno dantesco (i versi qui citati sono 120 s. del canto XIII): due scialacquatori corrono condannati ad essere inseguiti da cagne fameliche e uno dei due (Jacopo da Sant'Andrea) sarcasticamente nota all'altro (Lano da Siena) che nella battaglia del Toppo non fu altrettanto veloce nella fuga, tanto che vi trovò la morte. "Il bronzo è opera dell'artista badiese Marino Vecchio (1924-1996), pittore, illustratore e scultore autodidatta al quale si devono molte opere oggi conservate in chiese locali e pinacoteche della provincia aretina, come il bassorilievo a ceramica smaltata che adorna il fonte battesimale della parrocchiale di Badia al Pino ed i quadri ceramici della Via Crucis nella chiesa di Oliveto" (Fabrizio Peli). |