Piazzetta dal nome curioso, doppiamente interessante per le case affrescate che sembrano voler fare concorrenza con un'edicola religiosa del XV sec. Gli affreschi naïf si sono meglio conservati sull'edificio al n. 2 della piazza.
Varrebbe la pena tentare un restauro perché queste immagini sono testimonianza di idee politiche e miti delle campagne italiane nella prima metà del Novecento. Nella facciata della casa al numero due si scorgono -in alto e da sinistra- vignette che raffigurano un incontro fra Mazzini e Garibaldi, il
monumento di Caprino Veronese ai caduti della I Guerra Mondiale, un Cavour che unisce alla sottile barba e agli occhiali lo "sguardo magnetico" di Benito Mussolini. Il personaggio a cavallo che si distingue sotto Mazzini e Garibaldi raffigura il padrone della casa, Virgilio (Gilio) Trois. Le altre immagini sono attualmente di difficile decifrazione.