Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
Sono citati i vv. 22-24 del XXIV del Purgatorio per celebrare le anguille del lago di Bolsena, che, secondo il poeta, costarono il Purgatorio al goloso papa Martino IV di Tours (dal Torso). |