Commissario civile ad Assab (Eritrea), nella prima guerra coloniale italiana in Africa Orientale (1896) ebbe incarichi diplomatici per trattare l'armistizio con il Negus. Fu accusato di avere troppe simpatie per gli eritrei e perciò di aver contribuito alla sconfitta italiana. Successivamente ebbe incarichi governativi e commerciali in Dancalia. Dall'Africa tornò con la lebbra, che lo portò alla morte. |