L'imponente serbatoio dell'acquedotto civico fu costruito nel 1925 anche come sacello per ricordare i caduti della Grande Guerra, e in particolare 93 cittadini che durante un bombardamento austriaco si rifugiarono inutilmente nelle casematte sottostanti. Andrea Moschetti, che dettò l'epigrafe, era allora direttore del Museo Civico. |