La chiesa, conosciuta a Verona come San Toḿo, fu chiusa da Napoleone; poi, nel 1815, divenne il Teatro Morando fino al 1842, quando fu restituita al culto e affidata alla congregazione veronese dei Comboniani. Il Giuseppe Grasserio (o Grasseri) citato nell'epigrafe fu vescovo di Treviso e poi di Verona nella prima metà dell'Ottocento. |