Intellettuale, mecenate, fu amico di letterati, artisti e patrioti; filantropo, destinò alla sua morte tutti i suoi averi per l'istruzione di orfani e l'assistenza di anziani bisognosi. Per una sua malformazione fisica veniva chiamato il gobbo Puccini, come risulta anche dalle carte della polizia granducale che lo teneva sotto controllo per le sue idee risorgimentali. |