|
|
|
Sono nate come regole del concorso ma restano tuttora valide per limitare l'estensione del sito:
|
Monumenti, targhe, lapidi devono essere dedicate ad una o più persone, enti, episodi storici; non sono qui contemplati monumenti intitolati a generiche idee. Sono anche escluse le targhe stradali, quelle commerciali e quelle semplicemente indicative dell'ufficio -pubblico o privato- ospitato in un palazzo. Insomma, devono essere monumenti, targhe, lapidi commemorativi. |
|
I pezzi devono essere compresi nel territorio Italiano
(all'inizio l'ambito si limitava al Comune di Milano). |
|
I pezzi devono essere pubblicamente visibili. È una soglia di distinzione difficile. Ce ne sono alcuni in androni di case (ad es. la targa di Quasimodo), altri in cortili interni (ad esempio la visita di Francesco IV di Modena commemorata sul retro della Biblioteca Sormani, ma visibile da via Santa Sofia) ecc. Tuttavia trovo opportuno restringere il più possibile questo limite, perché altrimenti il campo diventa infinito: dagli ambulacri delle chiese (vedi ad esempio quello di S.Ambrogio) ai cimiteri. |
Ovviamente questi limiti potrebbero essere superati se la voglia di osservare e segnalare si estendesse…
|
Carabelli a Corsico
Quasimodo (androne)
Pellicella (androne)
Francesco IV di Modena ospite a Milano
|
|
|
|
|
|
|