Operaio meccanico alla Breda, antifascista, nel 1939 fu condannato dal Tribunale Speciale a 15 anni di reclusione, che scontò prima a Pianosa, poi a Saluzzo; il 28/3/1945 partigiani guidati da Antonio Ferrari liberarono dal carcere un grande numero di prigionieri politici, ma
sette di loro, fra cui Bazzoni, in seguito a delazione finirono nelle reti di un rastrellamento nazifascista e vennero trucidati.
Passando per la via nel 2024 ho notato con piacere che la targa è stata restaurata (vedi
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