Giuseppe Falzone da bambino abitava nei pressi e così ricorda la vicenda:
"Due partigiani che vivevano in quella casa furono denunciati da un loro coinquilino; quando arrivarono le SS a prelevarli distrussero la loro trasmittente e tutto il materiale clandestino, poi si gettarono dalla finestra per non essere catturati vivi: Tavernari morì, l'altro -il radiotelegrafista di Marina Gastone Piccinini- fu costretto su una sedia a rotelle; prima che fosse dimesso dall'ospedale arrivò il giorno della Liberazione. Dopo il 25 aprile i compagni dei due partigiani cercarono di fare giustizia del delatore (nel frattempo arrestato e incarcerato a S.Vittore), ma l'esercito d'occupazione non lo consegnò".
È stato insignito di medaglia d'oro al V.M. alla memoria.
(Ringrazio anche Alex Martelli per alcune precisazioni anagrafiche su Tavernari e per la segnalazione del libro di G.
Arpinati, Malacappa
).