Giornalista, dal 1899 al 1921 fu reporter del
Corriere della sera in mezzo mondo. Nonostante la sua apprezzata qualità di mestiere, durante il Fascismo non riuscì ad ottenere prestigiose direzioni di quotidiani né ad avere un ruolo stabile, tuttavia nel 1934 fu nominato senatore; e se nel 1943 accettò la direzione della Stefani, l'agenzia stampa del regime, lo fece sperando -inutilmente- di salvare la vita del figlio
Ettore deportato nei lager.