Archivista, storico, prima della Grande Guerra fu console a Trebisonda, nell'Impero Ottomano, dove assistette alla repressione dell'etnia armena in quel Paese. Dopo la guerra venne nominato ambasciatore della neonata Repubblica Armena nel Caucaso, che lasciò quando questa fu inglobata nell'Unione Sovietica. Spese il resto della sua vita nel testimoniare con gli scritti la realtà del genocidio perpetrato.
È uno dei cippi del
Giardino dei Giusti, aggiunto nel 2010.