Attore, regista, scenografo, illustratore, drammaturgo, ha dedicato al teatro tutte le sue energie. Diplomato all'Accademia di Brera, dal 1950 cominciò a lavorare per la RAI, ma la sua satira cominciò ad essere guardata con sospetto e censurata, finché Dario e la moglie
Franca Rame, che con lui lavorava, decisero di lasciare la TV e dedicarsi solo al teatro. Celebre divenne, fra gli altri, il suo spettacolo
Mistero buffo, che rielaborando testi medievali trasmetteva un messaggio politico ben apprezzato dalla generazione del '68; uno spettacolo che riprendeva la Commedia dell'Arte, sempre nuovo e recitato in una sorta di dialogo con il pubblico. L'impegno politico esplicito venne col pezzo
Morte accidentale di un anarchico (1970) ispirato alla tragica vicenda di
Giuseppe Pinelli. Nel 1997 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura.
La palazzina, costruita nel 1908, dal 2017 è intitolata a Dario Fo e Franca Rame perché negli anni '70 del secolo scorso ospitò il Collettivo teatrale
la Comune di Dario Fo e fu sede dei loro spettacoli.