Poeta, giornalista, deputato dell'estrema sinistra radicale (dal 1873). Fu oppositore del trasformismo e della politica crispina. Morì in duello (il suo 33°).
Le prime righe del testo citano versi del poema di Cavallotti
La marcia di Leonida.
Il monumento fu promosso da un comitato presieduto dal garibaldino Giuseppe Missori. Spettacolare fu la realizzazione dell'opera: Ernesto Bazzaro scolpì la statua in pubblico e al termine la consegnò ai seguaci di Cavallotti. Inaugurata nel 1906, fu posta nell'odierna piazza Pio XI, di fronte all'Ambrosiana (vedi nel primo
thumbnail una cartolina d'epoca inviata da
Stefano Gusmeroli); nel '33, alla morte dello scultore, finì nei depositi del Comune (il Fascismo non poteva apprezzare il libertario Cavallotti) e solo dopo il 1945 raggiunse l'attuale sistemazione, sostituendo la statua di
Giacomo Medici del Vascello, distrutta da un bombardamento nella II Guerra Mondiale.
Nel secondo
thumbnail l'illustrazione, in un giornale dell'epoca, dell'inaugurazione (1/6/1884) dello scomparso monumento a Medici, inviatami gentilmente da
Mauro Colombo; il monumento, opera dello scultore Donato Barcaglia, mostrava sul basamento la lupa romana, a ricordo dell’eroica difesa del Vascello nel 1849.